Lizzie's realm

I’ll understand if you’ll decide to stay here, but I want you to know that I’ll not wait for you, that I’ll not follow you; not because I don’t love you- but because I think I love Atlantis and my life there just too much  to risk eventually resenting you.

* “Mr. Jane” Kim started, her hand trying to find his own on the table. Jane’s eyes fell on her fingers, and for some reason, it felt wrong, too intimate, worse than kissing Erika to get her guard down, worse than having sex with Lorelai to get to Red John. “New evidence has surfaced in your case, and the DA has decided to drop any charges against you. We don’t…”

 *They were stupid, nothing; they couldn't see that their precious serial killer was right before their eyes, they didn't even believe him when he tried to explain that the smiley was to mock them, show them how small, insignificant they were- and how couldn't it be otherwise? He knew everything there was to know, could see the smallest details, had insight on the mind of a serial killer like none other; and did they suspect him? Of course not -they were such idiots to believe he was a psych.

Sweet Lord. The world was full of marks...

(perchè adoro scrivere di Chris, anche in Italaino, perciò, chiedete pure!)

ORGOGLIO
Chris, seduta sul letto del suo attico londinese, guarda attonita la tv, con un misto di orgoglio, rabbia e sgomento per la scena che si appresta davanti ai suoi occhi neri. Tony è in tv (il che non è strano, perché Tony Stark è la vera super-star della famiglia); ciò che è strano e sconvolgente è il gesto che ha appena fatto (anche se Chris sa quali siano i motivi dietro ai quali si cela questa improvvisata, motivi che hanno quasi spinto il fratello nuovamente nell’abisso dell’alcolismo, ma che hanno finito invece per riavvicinarli un poco, forzando Tony al prendere in mano il telefono e a essere un po’ sincero per la prima volta in anni): Tony, quello che aveva fatto di tutto per celare il volto dietro all’elmo, ha appena svelato al mondo di essere Iron Man, indossando  in  fretta e furia l’armatura per salvare da un’auto in fuga il cucciolo di un bambino.
Piange lacrime di gioia, orgoglio e amarezza nell’osservare la scena, conscia che fino a qualche mese prima Tony non avrebbe mai sacrificato la sua identità segreta per un cane, nonostante il suo gran cuore, conscia che probabilmente la vista di un bambino non gli avrebbe mai spezzato quello stesso cuore, se qualche mese prima Pepper non avesse perso il loro, di bambino (che nemmeno lei fosse certa chi tra Tony e Happy fosse il padre non gli importava, Tony vedeva solo un ragazzino con capelli neri e occhi verdi come la mamma). Lo sa, ma non può fare a meno di essere orgogliosa di Tony, di come abbia messo la felicità di un cucciolo d’uomo, e la vita di un cucciolo d’animale, di fronte a sé stesso.
Quando però lo affronterà pochi giorni dopo, al palazzo dei Vendicatori, non glielo dirà, né gli rinfaccerà di averle mentito (come potrebbe, lei, che ha fatto lo stesso dal giorno della sua nascita?). piuttosto, lo criticherà per non aver avuto la decenza di avvertirla che avrebbe avuto orde di reporter scandalistici alla sua porta a causa del suo spettacolino…

VERGOGNA
Mentre cammina a braccio di Tony per le Torri Stark, Chris non sa cosa pensare. Nelle sue ultime settimane, la sua vita è stata un potenziale inferno, e lei si è trovata divisa tra il dare ragione a Tony sull’atto di registrazione ed i campi di addestramento, ed il dargli torto, terrorizzata all’idea che il futuro da cui Ray è giunta possa avverarsi.  Inoltre, c’è il piccolo particolare che tutta la comunità degli eroi è ora a conoscenza del suo segretuccio, della sua identità segreta e del fatto che ah fatto parte di numerosi gruppi mutanti (Excalibur, X-Force, X-Men, Accoliti).
Ma nulla, assolutamente nulla, è peggio di questo, non c’è nulla di peggio per l’abbastanza smaliziata Chris Stark che l’aver incontrato Janet sulla sua strada, quella stessa Janet che le si è parata davanti e le sta ora stringendo energicamente entrambe le mani. (e tutto sommato, ora come ora, non le dispiacerebbe imbattersi in Magneto…).
“Oh mio Dio, Tony, me l’hai davvero portata! Non sai quanto sai felice di averti qui, Chris! Posso chiamarti Chris, vero?”
“Ehm…sì?”
“Tony mi ha parlato così tanto di te, che mi sembra di conoscerti da una vita!”
“ah sì?”
“Ma sì, sciocchina! Vieni, su, abbiamo molto lavoro da fare, e poco tempo!”  Così dicendo, Janet la prende per mano, accompagnandola, o meglio, tirandola, nel suo salotto, dove li fa accomodare su un divano di pelle bianca mentre un nutrito gruppo di modelle in costumi da super-eroina sfila davanti a loro.
“Questo lavoro….”
“Avanti, Chris, non devi fare assolutamente nulla, solo startene seduta qui, goderti la sfilata, e scegliere il tuo nuovo costume!”   le dice dandole una pacchetta sul ginocchio sinistro, quasi fosse una bambina.
“Ma… io ho già una divisa!”
“Lo so, cara, lo so, e sei dannatamente sexy, e te lo dice un’eterosessuale, però, vedi, adesso lavorerai fianco a fianco dei  Vendicatori, perciò dovrai trasmettere una nuova immagine di te. E poi, la pelle nera rende nervosa la gente!”
“ma, a me piace la pelle nera…”
“ma certo, cara, certo, lo so, e te la puoi permettere! Ma d’ora in avanti, solo nel tempo libero, va bene? Ora…”
“E’ QUELLO, E’ QUELLO IL COSTUME DI CHRIS!”
“Eh?”  Chris si volta sconvolta verso Tony, che, saltellando sul divano come un bimbetto sotto zuccheri, strilla indicando una modella.
“PRENDILO CHRIS, DAI, FALLO PER ME, TI PREGO! DEVI PRENDERE QUEL COSTUME!”
“Eh?” solo allora gli occhi di Chris si posano sulla modella, che indossa un costume oro e rosso in metallo e kevlar, che la copra da capo a piedi, quasi un’armatura, con sopra il logo…”La Fenice? Nera, per giunta? Ma siete pazzi?”
“Dai, Chris, ti prego, ti prego, ti prego, fallo per me, dai, così potremo giocare ai gemelli come quando eravamo piccoli!”
“non abbiamo mai giocato ai gemelli, Tony”
“ma avresti voluto! E ora potremo farlo! Per favore!” la scongiura in ginocchio, sotto lo sguardo sgomento di Janet.
Non gli dice quanto la stia mettendo a disagio, quanto sai ridicolo e quanto si vergogni di lui ora, ma è abbastanza certa che il bicchiere d’acqua che gli rovescia telecineticamente addosso parli per sé.