little_firestar: (drago)
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NOTE:
1) titolo preso da "I don't know nothing about, but then I don't know nothing at all", verso della canzone, indovinate un po', Don't know nothing, dei maroon 5.
2)Blackdragon-verse, ovvio, ma dato che Levy aveva detto che avremmo dovuto crossoverarci a vicenda, eccola qui una cosetta che le avevo anticipato mesi or sono. dovrebbero seguire un altro paio di cose.
3)seguendo la cronologia di Levy, che LEI mi ha fatto DILIGENTEMENTE studiare, è ambientata nell'anno 3 della cronologia del suo (e di kitty)  Mith _X (http://community.livejournal.com/myth_x/472.html)

 

Che la sua mente sia un computer è una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. Chris Stark sa tutto e calcola ogni cosa, ogni possibilità ma Chris Stark ricorda anche tutto, ricorda ogni singola cosa, ogni singolo particolare. Chris è in grado di prevedere l’angolo di impatto di una pallottola appena sparata a un kilometro di distanza, ma, nemmeno con la sua telepatia,  non sa dire cosa ne sarà di questo “pasticcio”. Non sa cosa farà. Non sa cosa farà Lui. Anzi, probabilmente lo sa fin troppo bene, solo, le piacerebbe sapere esattamente perché si sentirà in dovere di farlo, e la cosa la terrorizza. Perché non può essere una cinica strega tutto il tempo, e deve invece avere questi attimi (magari diciamo pure giorni) in cui paura e incertezza regnano sovrane?     

E sta piovendo a dirotto su Londra, e anche se sa che in pieno autunno è normale, lei lo ODIA assolutamente. Odia il freddo, e odia l’umido e odia la neve. Già di suo. Ed il “pasticcio” non fa che peggiorare il tutto. Vorrebbe essere ovunque ma non lì. Anzi, non ovunque, magari a San Francisco. L’autunno a San Francisco è tollerabile, piuttosto temperato. Peccato che essere a San Francisco non possa risolvere il pasticcio. E comunque è a San Francisco che è cominciato tutto, perciò anche fosse lì finirebbe per passare tutto il suo tempo a pensare a lui e si ritroverebbe d’accapo.  

E poi non ha l’ombrello, e non ha certo voglia di mettersi in mostra con tutti rendendo evidente che è una “portatrice sana” del gene X.  Che poi a cosa serve, dato che, grazie al fratellone, il mondo intero ha scoperto di lei e che ha dei poteri e che è una mutante. Accidenti, quasi come aver vinto alla lotteria: ereditiera multimiliardaria (quindi sgualdrina mangia - uomini che salta da un letto all’altro) con, alle spalle, un triste e infruttuoso matrimonio, donna più intelligente del pianeta che non è mai stata apprezzata dalla comunità scientifica perché è la sorella dell’uomo più ricco del mondo nonché uno dei più intelligenti (quindi le lauree se l’è comprate), super-eroe con geni mutanti (quindi una terrorista), ex collaboratrice dell’intelligence britannica (quindi assassina). E si chiede perché, invece degli spasimanti, si ritrova sempre i reporter dei tabloid e dei giornali scandalistici alle calcagna. Già, chissà perché.

“Chris?” La voce maschile leggermente insicura la risveglia dallo stato di torpore in cui era caduto con la sua mente. Ultimamente le capita spesso, troppo, non è più molto brava a fare più azioni contemporaneamente e sa anche perché. Pensa al “pasticcio”, e pensare al pasticcio la fa pensare a lui  e pensare a lui non è mai un bene, perché, anche dopo tanti anni, ancora non ha ben capito come stiano andando le cose tra loro. Non che quando tutto è iniziato lei lo sapesse, o forse sì. Sapeva che, ai tempi in cui lui guidava X-Force e lei li finanziava e dava loro la tecnologia necessaria non lo amava. Sa che all’epoca non facevano l’amore, ma “solo” dell’ottimo sesso. Se fosse stato diverso, gli avrebbe permesso di baciarla, ma non lo aveva mai fatto.

Pete non l’ha mai baciata, se non fino a dopo Genosha. Pete non l’ha baciata se non quasi UN ANNO dopo Genosha, dopo quasi un anno che lei era tornata in Inghilterra, un anno dopo che lui aveva detto che non voleva compiere errori, che voleva andarci con i piedi di piombo perché non avevano più vent’anni, perché voleva essere un gentiluomo e capire dove volessero andare e se volessero andarci insieme ed era il caso di fare le cose per bene. E il fare le cose per bene l’ha portata ad un punto in cui sta con lui da due anni e ancora non ha capito se si amano o meno, se lui la ama o meno. Lei… non è che sia quella grande esperta in materia. Alla soglia della trentina, tutto quello che ha fatto è stato avere un primo ragazzo che è poi diventato marito, Peter e un bacio, appassionato ma pur sempre solo un bacio, a Clint. E quello non era stata nemmeno lei a darglielo. Cioè, lo aveva fatto, ma sotto l’influenza di Wanda che voleva metterli gli uni contro gli altri, e ferirli, perciò non è che conti esattamente.

“Chris?” la voce di Pete la sveglia di nuovo. Lui è sempre lì, davanti alla porta aperta, non più interrogativo ma adesso anche preoccupato e sì, anche spaventato, e lei è sempre lì, davanti a lui, sotto la pioggia,  e adesso sta pure piangendo… Pete le si avvicina, le mette, titubante, una mano sulla guancia sinistra, cancellando quelle lacrime che non può sapere essere lì, che non può vedere,  mentre con l’altra accarezza i capelli inzuppati. “Chris, piccola, cosa…”

“Sono incinta” si morde le labbra mentre sussurra le parole a occhi chiusi, rigida, per poi ricomporsi un poco. Non sarà la persona più forte del pianeta ora come ora, ma la mancanza di risposta di Pete le dice che DEVE essere forte. O che, perlomeno, deve essere abbastanza brava da fingerlo. “Ho visto McCoy un paio di giorni fa e me lo ha confermato. Dovrei essere di circa sei settimane. Sono gemelli. Sì, puoi darti una pacca sulle spalle per avermi messa incinta mentre prendevo la pillola, e sì, puoi dartene un’altra perché sono due.”

Ma Pete non lo fa. Pete non apre bocca. Pete la fa finire, poi esce sotto la pioggia con lei e la bacia, sollevandola in aria, e non la lascai più se non quando la posa sul divano per poi andare a sedersi al suo fianco e continuare a baciarla in silenzio col sorriso sulle labbra mentre le accarezza la pancia.

Decisamente inaspettato, anche per una che sa tutto come lei.

 


Date: 2011-02-19 11:10 am (UTC)

From: [identity profile] levy.livejournal.com
...ma... ma cari loro!! cioè son pucci in un modo proprio bello e da superspie fighe ma riescono a produrre del familyfluff adorabile anche loro..* * <33
Date: 2011-02-19 07:19 pm (UTC)

From: [identity profile] little-firestar.livejournal.com
Beh, allora fa attenzione alle parole che usi, levy cava, perchè se mi dici così, mi fai venire voglia di supplicarti di fare uno schizzetto tondo tondeggiante dei quattro tutti pucciosi... le super-spie fighe con tanto di progenie mutante con piccino uguale a papà e piccina uguale a mammà!
Date: 2011-02-20 04:04 pm (UTC)

From: [identity profile] levy.livejournal.com
ma perchè no.....! XD

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