little_firestar: (faerie)
Mi sono smepre ritenuta una persona relativamente intelligente - e per buona parte della mia adolescenza, snob, anche se sono una figlia della classe media. ma intelligente, sempre.  Studi classici, abituata alla più classica delle musiche - fosse il roch classico o la musica melodica o d'orchestra, poco importava.
mi ritenevo intelligente, davvero. adesso, ci sono giornate in cui mi guardo allo psecchio e mi chiedo come ho fatto a sviluppare il lato idiota che c'è in me così... con così tanta forza.
molti non avrebbero risposta, io sì, vi posso anche dire il giorno e l'ora in cui è successo (no, non è stato il giorno in cui ho iniziato a leggere fumetti di super-eroi, mamma).
29 luglio del 2008, 9.10 del mattino.
come faccio a ricorarmelo? è stato il mattino in cui mi sono trovata in giardino un gattino poco più che neonato che mi guardava negli occhi e piangeva disperato. quello è stato l'inizio della fine. l'ho preso in braccio, e l'ho LETTERALEMNTE trattato da BAMBINO (avete persente il bambinese? ecco, io ho parlato al mio gatto in bambinese! e questo è il minimo!)
ecco, quello è stato il giorno in cui il mio lato "idiots" ha iniziato a prendere il sopravvento- mi chiedo se sono solo io, o se è un effetto di quelle piccole,dolci, tenere palle di pelo...
little_firestar: (fatina)

in tanti hanno parlato di quindici minuti che, teoricamente, potrebbero stravolgere la vita di chi li vive.
Secondo Warhol, nel futuro, nella società del consumismo tutti avrebbero vissuto 15 minuti da star. secondo un thriller di circa un decennio fa (di Oliver Stone, forse?  non lo ricordo bene) 15 minuti erano quelli che una coppia di killer voleva sfruttare per avere la fama che tnato agoniavano entrambi. Secondo Madonna e Timberlake, 15 minuti erano i minuti riamsti a loro dispozione pr salvare il mondo.
Io ho avuto 15 minuti che mi hanno cambiato la vita. non 15 minuti di fama, di pazzia o di tempo da eroe - ma di oblio. 15 lunghi minuti di oblio, riconducibili a una sola parola- 
AMNESIA
Ci sono 15 minuti della mia vita di cui, a quasi 10 anni di distanza, non ricordo nulla. 
Ricrodo il prima - la spensieratezza di una giornata estiva, il vento tra i capelli mentre andavo in bicicletta, l'atttesa per l'uscita con le amiche che non vedevo da settimane - e ricordo il dopo - l'ambulanza, il pianto di mia amdre mentre entravo attarverso le portet del pronto soccorso, la dottoressa che mi riempiva di tranquillanti perchè DOVEVO stare ferma (ma dovevo andare a casa- era il mio turno di fare pranzo ed era in ritardo).
Ricordo il prima. ricordo il dopo. ma non ricordo il "mentre", e da dieci anni, mi chiedo se me ne sono resa conto, se ho visto la macchina arrivare, mi chiedo se ho avuto paura in quel momento, mi chiedo se ho creduto di morire quando sono finta sul parabrezza, se mi sono resa conto della mia testa che sbatteva contro il ciglio della strada, se ho sentito dolore o se ho anche sentito il rumore delle ossa che si rompevano, se ho visto la mia vita scorrermi davanti agli occhi.
Sembra stupido che dopo quasi dieci anni mi faccia ancora queste domande, so che, per lo meno, è inutile.  il mio crevello ha rimosso quei quindici minuti, e per  lui non sono mai avvenuti. ma io SO che sono avvenuti, non fosse anche solo per le cicatrici che vedo ogni volta che faccio il bagno o vado a nuotare. 
So che è inutile e doloroso, ma mi chiedo cosa si provi ad avere veramente paura - perchè sono convinta che per quei 15 minuti io l'abbia conosciuta sul serio, per la prima volta.

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