Ma il tempo il passa, e con gli anni si acquisisce saggezza. Così, per informarmi su cosa sia stato effettivamente negli ultimi anni, e su quali promesse avesse fatto l’attuale sindaco, chiedo aiuto a quel Deus Ex Machina che la mia generazione chiama “internet”, e scopro che vi sono cose piuttosto interessanti, come un articolo postato nel 2009, all’alba delle allora elezioni, su cosa il Cenytro-destra NON avesse fatto nel decennio precedente, e di come la controparte avrebbe risolto i problemi…
Ovviamente negli anni non sono mancate delle realizzazioni da parte dell’Amministrazione Rossetto e noi non abbiamo mai fatto mancare le nostre segnalazioni, le nostre proposte, il nostro pungolo. Però…
Dieci anni non sono bastati per approvare il nuovo Piano regolatore, strumento importantissimo per stabilire le strade, i parcheggi, le aree verdi, i servizi, uno sviluppo ordinato della città. Si sono invece approvate molte varianti che hanno creato un trattamento diseguale tra i cittadini e una cementificazione che è sotto gli occhi di tutti con insufficienti spazi per la vivibilità. Ci sono alloggi sfitti e invenduti, mentre le fasce meno abbienti faticano a risolvere il problema della casa, perché non si sono costruite abitazioni sovvenzionate e non si è sperimentato un fondo contro la morosità e per i danni per favorire l’incontro tra proprietari e inquilini.
E’ notizia attuale fa che il Nuovo Piano regolatore è stato firmato giorni or sono: ci farà avere un nuovo centro commerciale in periferia, un capannone in cemento che toglierà il poco verde rimasto e aumenterà gli spazi da vendere o affittare: i piccoli negozi di quartiere che chiuderanno soffocati dalla concorrenza sleale dei colossi.
La grande viabilità non è stata realizzata: l’unica vera circonvallazione, tra San Cassiano e Corso Cortemilia, è lontana dall’essere progettata; per la strada urbana di alleggerimento lungo il Cherasca e il terzo ponte le risorse finanziarie stanziate sono insufficienti e il tracciato è complesso; nulla di concreto è ancora stato previsto in alternativa al traffico e al rumore di corso Bra. Problematici i collegamenti con l’Ospedale nuovo.
NON abbiamo il terzo ponto. Nelle giornate di pioggia e nelle ore di punta Alba è più caotica delle grandi città. E no, non abbiamo nemmeno il collegamento all’Ospedale, ma forse non dovremmo preoccuparci: NON abbiamo un Nuovo Ospedale Unico a Verduno (ai piedi di una collina)- lo avremo mai?
Sono cresciuti i parcheggi blu, non sono stati realizzati parcheggi attorno alla città, i trasporti pubblici non sono adeguati. Le piste ciclabili cittadine non si possono percorrere in sicurezza. L’aria ha un eccesso di polveri.
Continuiamo a non avere parcheggi nelle aree limitrofe alla città. I mezzi pubblici sono stati ulteriormente tagliati- e comunque, avete mai fatto un abbonamento? Non sono certo regalati. Specie quelli per gli studenti – e il numero di posteggi a pagamento non è certo cambiato in modo eccessivo; al riguardo, mi chiedo quanto sia stato giusto che L’amministrazione abbia permesso a Parcheggi Italia di usufruire degli stalli presso l’Ospedale trasformandoli in zone a pagamento: un ignobile lucro su chi so trova a DOVER USUFRUIRE DI UN SERVIZIO PUBBLICO PERCHE’ SOFFERENTE.
Non si sono sviluppati gli spazi verdi, la manutenzione e la pulizia dei giardini ha lasciato a desiderare.
La manutenzione del verde è stata affidata a privati che, in cambio, si fanno pubblicità; scelta ragionevole e condivisibile, non c’è che dire. Ma potremmo parlare di tutti gli alberi che negli ultimi sei mesi sono stati abbattuti?
E’ cresciuto il costo della raccolta dei rifiuti, mentre non è aumentata abbastanza la raccolta differenziata.
Punto a vostro favore: questo è stato fatto- per lo meno sul territorio cittadino. Ma cosa dire dell’ cosiddetto Ecocentro, mai in buone condizioni e che adesso vorreste essere avvicinato alle abitazioni di Strada Di Mezzo e Via Vivaro, e della raccolta dei rifiuti nei Paesi, dove spesso la popolazione è punita, per il fatto di non essere numerosa, con passaggi a dir poco sporadici?
Le politiche sociali hanno registrato insufficientii nnovazioni per i bisogni di donne sole, giovani e anziani; non sono stati realizzati nuovi minialloggi.
Il tempo pieno nelle scuole e la formazione professionale rischiano ridimensionamenti per le scelte nazionali del governo di centrodestra.
Ho solo due parole: settimana. Breve.
La politica culturale ha poco valorizzato le energie locali ed ha sostenuto iniziative a volte dispendiose e poco efficaci.
La politica turistica ha concentrato troppo, con sprechi sulla stagione autunnale e non ha investito abbastanza sugli altri periodi.
Chiedo scusa, e qui sarò certo criticata, ma le cose sono davvero cambiate? Se si parla di un incremento del turismo, è relativo alla sola stagione autunnale, e per quello che riguarda gli altri periodi dell’anno, non viene fatta la necessaria “propaganda”: possibile che la festa del vino 2013 abbia dovuto essere pubblicizzata così poco, e essere definita dagli organi di stampa come VINUM?