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segue, cmq, Memory Lane, di qualche post addietro....
Il volto di Carrie si contorce in una smorfia di dolore, e la donna si abbraccia, stringendosi forte in quell’abbraccio che soli pochi giorni prima ha negato a Francis, perché lei è forte, deve essere forte. Carol Wisdom deve essere forte per se stessa, per i ragazzi e soprattutto per sua madre, quella madre che fino a poche settimane fa le sembrava invincibile, quella madre che era stata preservata nella sua giovinezza da dei poteri che nessuno di loro aveva mai pienamente compreso (nemmeno la stessa Christine, probabilmente, troppa presa dal fare la cosa giusta, dal compiacere gli altri prima di se stessa) e che adesso sembra aver perso oltre vent’anni della sua vita. Carol la guarda dalla finestra dell’istituto dove è cresciuta, la stanza dove tante volte lei e Rachel avevano giocato da piccole, nascondendosi sotto al letto a leggere un libro con la sola luce evocata da Carol, e mentre la più cara delle sue amiche si siede su una sedia e la guarda in silenzio, uno di quei silenzi carichi di parole, la mente della telepate e maga vaga nel passato, nel momento più antico della sua memoria, giungendo a uno dei primi ricordi della sua famiglia, una cosa a cui da tempo non pensava più.
“Papà ci leggeva il Signore degli Anelli quando eravamo piccoli, ed io credevo… - fa una pausa, strozzando le lacrime prima che possano uscire, perché lei è Carol Anne Wisdom, ed è degna figlia di cotanto padre, e non mostra le sue debolezze, mai, nemmeno quando si tratta del padre appena scomparso – credevo che mamma fosse la principessa Arwen, e papà re Aragorn. Forse perché lui era un mortale, e la mamma non poteva invecchiare, come Arwen…- fa una nuova pausa, più lunga della precedente, e poi va avanti, anche se stavolta le lacrime sono ben udibili nella sua voce, e l’amica le sia avvicina, confortando lei come, anni addietro, Jean aveva fatto con la madre di Carol, quando lei credeva di aver perso la sua famiglia – ma anche gli elfi muoiono, se gli si spezza il cuore. Invecchiano, e muoiono, in un battito di ciglia.”
Rachel mette una mano sulla spalla di Carol, senza dire una parola, solo, la sfiora, e i muri che negli ultimi mesi l’erede della dinastia Wisdom ha innalzato intorno a sé crollano, e Carol sprofonda nelle braccia della rossa, il suo corpo pervaso dagli spasmi del pianto convulso e disperato. Ed insieme a quei muri, giunge la consapevolezza che quello che ha sempre pensato, di quel pensiero che non aveva ancora osato articolare ad alta voce…
“Il suo cuore è spezzato e sta morendo, ed io non so cosa fare.” Per la prima volta nella sua vita, Carol Wisdom lascia che i muri che si è costruita intorno crollino, che il suo castello di menzogne ed illusioni si sfaldi, e chiede aiuto.
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=P